Il territorio

La Valle del Picentino è un angolo di Campania ricco di storia: le rughe dei suoi monti, gelosamente serbano cultura antica e millenarie tradizioni da offrire a chi vi giunge, come dono prezioso, che si scompone in mille rivoli di feste e fiere, di arti e mestieri, processioni, credenze e devozioni in cui si fondono il sacro ed il profano. Entrare in questo frammento di Campania significa scoprire un mondo in cui il presente si coniuga perfettamente al passato. A metà strada tra la costiera Amalfitana e quella Cilentana, tra le suggestioni dei templi greci di Paestum e l’unicità degli scavi di Pompei, la zona presenta molteplici itinerari per chi sia alla ricerca di monumenti di ineguagliabile valore storico ed artistico o desideri percorrere un itinerario religioso; per chi voglia trascorrere un po’ di tempo a stretto contatto con la natura o scoprire antichi rituali legati alla tradizione arcaica e contadina. La natura entra prepotentemente nell’urbano: nell’area ricadono le oasi WWF del Monte Polveracchio, della Valle della Caccia e dell’Accellica e si estende il Parco Regionale dei Monti Picentini.

Dal monte Accellica sgorgano le principali sorgenti del fiume Picentino, che fino alla sua foce nel mare di Pontecagnano ha un percorso di 22 Km. Anche la vegetazione è molto variegata: dalle fustaie di latifoglie e conifere, si passa alla macchia mediterranea, associata al leccio, lentisco, mirto, corbezzolo, ginestra e oleastri. Il sottobosco presenta varietà di biancospino, evonimo, sanguinella e diverse liane. Di particolare interesse l’erbario Picentino, in esposizione al GAL. Le acque del Picentino sono popolate da trote, anguille e barbi. Diffusi la salamandra, prettamente terricola; i tritoni, la rana, le lucertole, i ramarri e gli orbettini. Tra le bellezze naturali da visitare la grotta dello scalandrone, sita sul lato meridionale del massiccio dell’Accellica e la miniera di ittiolo. Pregevoli l’olio extra vergine d’oliva a marchio DOP colline salemitane, la nocciola di Giffoni a marchio IGP, i vini pregiati a marchio, la mozzarella di bufala campana a marchio DO, la mela annurca, le castagne, il miele, le fragoline e gli altri prodotti del sottobosco.

Da agosto a novembre i contadini sono impegnati nella mietitura del grano, la raccolta delle nocciole, delle castagne, delle olive e nella vendemmia che costituiscono, oltre che un momento di lavoro, anche un’occasione di aggregazione sociale. A causa del suo isolamento, durato per secoli, a partire dalla caduta dell’Impero romano, la Valle ha conservato un ricco patrimonio di tradizioni e leggende, espressioni di una cultura arcaica, che oggi rivive soltanto in alcune feste popolari ed in rituali “quotidiani” delle classi più popolari. L’artigianato locale vanta la decorazione e lavorazione della terracotta e della ceramica, la lavorazione del rame, del ferro battuto e l’intreccio certosino dei panieri di giunchi. Per gli amanti della pesca sportiva una tappa è d’obbligo in uno dei laghetti del territorio; per gli appassionati di tiro la tappa è al poligono di Giffoni Valle Piana; per il go-kart a Bellizzi c’è un autodromo; per gli appassionati di trekking o speleologia non vi è che l’imbarazzo della scelta tra tanti diversi percorsi e grotte da visitare. Per l’ospite è possibile anche il tiro con l’arco e le passeggiate a cavallo.

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